L’incanto antico dell’isola di Cirella

I celebri ruderi di Cirella costituiscono il nucleo di quello che figura essere tra i pochi borghi-fantasma d’Italia: un affascinante agglomerato di vestigia laiche e religiose che dall’alto dominano il delizioso borgo nuovo e l’intera costa, caratterizzata da acque tra le più limpide e calde della Riviera, nonché dalla​ omonima Isola di Cirella, la minore delle uniche due isole calabresi (l’altra è l’ Isola Dino, a Praia a Mare, a pochi chilometri di distanza).

 

Abbarbicato su un promontorio che propende verso il mare, il complesso dei ruderi è dominato dall’anfiteatro, perfettamente restaurato, che offre una vista mozzafiato sulla costa e ospita tra le principali rassegne musicali in Calabria. Camminando tra i ruderi, si può apprezzare il Castello angioino con ciò che resta dell’antica torre (un documento di apprezzo testimonia che il castello aveva “cortile, sala grande, stalla et fundico, carcere, stanza per grani et servimenti, cocina e forno, torre con cisterna”.); la Chiesa dell’Annunziata, una chiesa minore di origini incerte, il cui tetto è ormai crollato insieme alle mura, ma che ancora conserva l’altare e i pochi banchi per i fedeli; fino a raggiungere il Monastero dei Minimi, o Convento di San Francesco, una struttura imponente che ha goduto di un pregevole restauro e contribuisce alla magica atmosfera dei ruderi.

 

Il borgo nuovo di Cirella è un paesino delizioso, con piazzette pittoresche ed eleganti spiagge caratterizzate da acque tra le più limpide e calde della Riviera, nonché dalla omonima Isola di Cirella, la minore delle uniche due isole calabresi.


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